#3 – Bud Spencer e Terence Hill
Trascrizione dal podcast Salvatore racconta, episodio pubblicato il 19 marzo 2021.
Distribuito con licenza Creative Commons CC-BY 4.0 non commerciale.
Per ascoltarlo, clicca qui.
Avete mai sentito nominare Carlo Pedersoli?
No?
E Mario Girotti?
Neanche lui?
Non vi preoccupate, neanche per gli italiani sono nomi familiari.
E allora perché parliamo di loro. Perché sono due attori famosissimi, solo che la gente li conosce con i loro pseudonimi o, come diciamo in italiano, con i loro nomi d’arte.
Facciamo una cosa. Provate a chiedere questa cosa a un italiano o a un’italiana: conosci Bud Spencer e Terence Hill?
Fatto?
Come hanno reagito? Hanno riso o sorriso, vero?
Ora vi spiego perché.
Carlo Pedersoli, ovvero Bud Spencer, è nato a Napoli nel 1929. Da giovane è stato un nuotatore, uno bravo. Ha vinto vari record italiani e ha partecipato a due edizioni dei giochi olimpici. La prima nel 1956, a Melbourne, in Australia. La seconda quattro anni dopo a Roma, le olimpiadi di casa.
La carriera degli sportivi è bella, ma è anche molto corta. Carlo Pedersoli, a soli trent’anni, è ancora giovane ma non può più fare lo sportivo professionista. Prova anche a entrare nel mondo degli affari, ma gli va male. Alla fine, è disoccupato e ha molti debiti. Che fa allora?
A Roma conosce un produttore cinematografico, che gli propone di fare l’attore.
Pedersoli è un uomo possente, da quando ha lasciato lo sport è ingrassato, è praticamente un gigante. Secondo il suo amico produttore, è ideale per fare il cattivo nei film.
Negli anni Sessanta, i western sono molto popolari. Soprattutto in America, ovviamente, ma anche in Europa. In Italia in particolare, alcuni registi iniziano a girare western negli studi di Cinecittà, a Roma, ma non solo. Nasce un genere molto particolare, e anche molto apprezzato. Gli americani, per scherzo, lo chiamano spaghetti-western.
E l’amico produttore di Pedersoli gli propone un ruolo proprio in uno spaghetti western. Il titolo sarà molto enfatico, si chiamerà: Dio perdona, io no!
Le cose non cominciano bene. Pedersoli non è molto motivato. Non sa andare a cavallo, cosa che per un western è essenziale, e il regista addirittura pensa di sostituirlo. Poi, però, per nostra fortuna cambia idea.
Quando cominciano le riprese, sul set Pedersoli conosce un altro attore. È un ragazzo biondo, con gli occhi molto chiari, magro e dall’aria simpatica. Si chiama Mario Girotti. Ha dieci anni in meno di Pedersoli. È nato a Venezia da padre italiano e madre tedesca.
È giovane, ma come attore ha molta esperienza perché lo fa da quando era bambino.
Il primo giorno di lavoro sul film, il regista Giuseppe Colizzi propone ai due attori di trovare degli pseudonimi. Dopotutto è un film western, un film di cowboy. Servono dei nomi americani. Pedersoli è un fan di Spencer Tracy e un amante della birra Budweiser. Così decide di unire queste due cose. Sarà Bud Spencer.
Girotti non ha così tanta fantasia. Gli propongono una lista di nomi americani. Ne sceglie uno che gli piace: Terence Hill.
Il film è un western abbastanza classico e ha un successo enorme, inaspettato. Nelle classifiche del 1967 è il quarto film più visto nei cinema italiani. Il produttore capisce che questa coppia ha del potenziale: da un lato, il grosso, forte e apparentemente un po’ ingenuo Bud Spencer; dall’altro, il magro, agile e decisamente molto furbo Terence Hill. Insieme sono perfetti.
La scoperta più importante arriva qualche anno dopo. Bud Spencer e Terence Hill hanno un grande potenziale comico, cioè sanno fare ridere.
Nel 1970 sono chiamati a partecipare a un altro spaghetti-western. Il titolo è Lo chiamavano Trinità.
La trama sembra abbastanza classica. Terence Hill interpreta Trinità, un cowboy molto veloce con la pistola, ma anche molto pigro. Arriva a sorpresa e improvvisamente in un villaggio vicino al confine messicano, dove trova suo fratello. Che tutti chiamano Bambino, anche se è un uomo gigantesco e con la barba folta. Ovviamente è Bud Spencer.
Bambino è diventato per caso lo sceriffo di quel villaggio, ma in realtà lui è un famoso ladro di cavalli. Anche se Trinità e Bambino sono due uomini molto duri, che si lavano poco, usano le pistole e mangiano fagioli, i due fratelli hanno il cuore d’oro e decidono di aiutare una comunità di mormoni che abita lì vicino.
I mormoni della comunità sono gente tranquilla, non violenta, che vorrebbe lavorare in pace. Tuttavia hanno un nemico: il cattivo Harriman, un uomo molto ricco che vuole la loro terra. Bambino e Trinità allora decidono di aiutare i mormoni. Non sono del tutto disinteressati. A Bambino Harriman non piace per niente, hanno dei conti in sospeso. E Trinità si è innamorato di una ragazza della comunità, la bella Giuditta.
Harriman attacca la comunità con un gruppo di cowboy messicani, mentre Trinità e Bambino combattono dalla parte dei mormoni. Vincono, e catturano anche cinquanta cavalli di Harriman. Un successo.
Alla fine Trinità pensa di sposare Giuditta e unirsi alla comunità. Poi capisce che quella vita non fa per lui. Lavorare e pregare sempre? Impossibile! Alla fine scappa insieme a Bambino per andare in California a rubare cavalli.
Il film ha avuto un successo enorme e anche un sequel. Ancora oggi è uno degli spaghetti western più famosi in assoluto. Questo, nonostante non sia un vero spaghetti western, ma una parodia. Il personaggio di Trinità, per esempio, è un duro e un bravo pistolero, ma è anche molto pigro. Sembra veramente la parodia di un personaggio di Clint Eastwood.
Inoltre il film in generale è poco violento. I protagonisti usano le pistole molto raramente. Preferiscono risolvere i problemi a pugni. O, per meglio dire, a cazzotti.
Clicca qui per scaricare il pdf
Lo so cosa state pensando. Ma cazzotti in italiano non è una parola volgare. È solo un modo semplice e colloquiale per dire “pugni”. Quando due persone litigano, e cominciano a farlo con le mani, quella si può chiamare una scazzottata.
Lo chiamavano trinità è un film pieno di scazzottate. Molto enfatiche e per questo molto divertenti, anche per i bambini. Le scazzottate diventano l’elemento principale, il marchio di fabbrica, dei film di Bud Spencer e Terence Hill.
Dopo Lo chiamavano Trinità e il suo sequel, i due continuano a lavorare insieme. Ormai sono una coppia famosa, ma non fanno più soltanto western. Per esempio, nel loro film in coppia successivo, Più forte ragazzi!, sono due piloti d’aereo.
Un altro film famosissimo di Bud Spencer e Terence Hill esce nel 1974, con il titolo Altrimenti ci arrabbiamo. Che diventa famoso anche grazie a una colonna sonora molto bella, e oggi iconica. In questo film, ambientato in città, Bud interpreta un meccanico mentre Terence è un camionista. Sono amici, appassionati di macchine, ma anche rivali. Hanno partecipato a una gara di rally e il premio era una macchina molto particolare, una dune buggy gialla e rossa. Il problema è che sono arrivati entrambi primi e quindi, in teoria, tutti e due hanno vinto. Come decidere chi avrà la macchina? All’inizio provano una sfida a… birra e salsicce. Cioè entrano in un bar, vicino a un luna park, e decidono che chi dei due berrà più birre e mangerà più salsicce avrà la macchina.
Purtroppo non possono completare la loro sfida, perché entrano nel bar dei criminali. Il loro capo vuole comprare il luna park, demolirlo, e costruire dei grattacieli. Così, nel bar inizia una rissa. Poi i due amici escono dal bar e vedono uno dei criminali che colpisce la loro dune buggy e la distrugge. I due, stranamente, decidono di essere pacifici.
Vanno dal capo dei criminali a chiedere una nuova dune buggy. L’uomo però non ha nessuna intenzione di rimborsargli la macchina. Allora i due amici chiedono ancora una volta, con calma: compraci un’altra dune buggy, altrimenti…
Altrimenti cosa? Gli chiede il capo dei criminali. Altrimenti ci arrabbiamo, dicono loro. E si arrabbiano davvero.
Inizia anche qui una serie di episodi divertenti, ovviamente con molte scazzottate. E i due protagonisti lottano con i criminali a lungo. A un certo punto, il capo è stanco, decide di assumere un killer professionista per liberarsi di quei due. Il killer si fa chiamare Paganini, come il violinista, perché tiene il suo fucile in una custodia di violino e perché uccide al primo colpo.
In una scena molto famosa, la trovate anche su youtube, Paganini prova a uccidere i due mentre partecipano alle prove del coro dei pompieri, ma non ci riesce. È una scena molto divertente, fidatevi.
Dopo di che, i nostri due eroi vanno dal capo nel suo locale. Sono stanchi, ne hanno abbastanza. Picchiano tutti, distruggono tutto. E il capo deve pagare non una, ma due dune buggy, una per ciascuno. Solo che, qualche giorno dopo, mentre ognuno dei due è sulla sua Dune buggy. Una macchina viene distrutta e loro devono decidere chi avrà quella rimasta. Come? Ma ovviamente a birra e salsicce.
Bud Spencer e Terence Hill continuano a lavorare assieme ancora per molti anni. In totale hanno girato insieme 18 film, tra il 1970 e il 1994. L’ultimo, che esce proprio nel ’94, è un film a tema natalizio. Si chiama Botte di Natale. Ha successo, perché loro sono molto famosi, ma molto meno dei precedenti. I due attori in questo film sembrano davvero molto invecchiati e fuori forma. Soprattutto Bud Spencer, che è diventato veramente grasso. Recitare in un film molto fisico, soprattutto nelle leggendarie scazzottate, è ormai impossibile per lui.
Una curiosità su Bud Spencer e Terence Hill: i due attori ovviamente parlavano un perfetto italiano, e recitavano in italiano, ma per molto tempo gli spettatori non hanno sentito le loro vere voci. Altri attori li doppiavano, in tutti i loro film. Secondo i registi, le loro voci non erano adatte ai personaggi. Soprattutto quella di Bud, che aveva un forte accento napoletano. Poco credibile per un cowboy.
Dopo la fine della carriera in coppia, Bud Spencer ha continuato a fare film. Ma di meno successo in confronto a quelli con Terence Hill. Inoltre, ha imparato a guidare l’elicottero, ha scritto una sua biografia, e ha tentato la carriera politica. Come candidato di Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi. È morto nel 2016, a Roma, quando aveva 86 anni.
Terence Hill ha continuato, e continua, a fare cinema e televisione. In particolare dal 2000 lavora continuamente a una serie molto famosa in Italia. In questa serie, l’attore interpreta un prete di una piccola cittadina dell’Umbria, Gubbio. Non è un prete normale, però. Non molto tipico. Perché ha la passione per fare il detective. La serie si intitola Don Matteo ed è disponibile sul servizio web della Rai, che si chiama Raiplay. Un finale di carriera curioso per lui, che era diventato famoso per le scazzottate e adesso è un prete che va in bicicletta.
Nella vita privata, Terence Hill ha sposato Lory, una donna americana con cui, per più di trent’anni, ha abitato in Massachusetts. Ha preso anche la cittadinanza americana e ha comprato un ranch, da vecchio cowboy.
Oggi vive a Gubbio. Si è innamorato di questo posto quando ha iniziato a girare le scene di Don Matteo. Ma anche dall’Italia non ha smesso di interessarsi alle questioni americane. Proprio ultimamente ha partecipato a una raccolta fondi in favore del neopresidente degli Stati Uniti: Joe Biden.
Anche se hanno fatto molte cose separatamente, Bud Spencer e Terence Hill saranno sempre conosciuti in coppia. Sono rimasti amici a lungo, anche dopo la fine della loro collaborazione. E hanno sempre dichiarato che durante la carriera non hanno mai litigato. Nemmeno una volta.
Da un punto di vista critico, i loro film sono semplici, a volte un po’ ripetitivi. Ma molti italiani sono cresciuti guardando le loro scazzottate. Soprattutto i ragazzi nati negli anni Settanta e negli anni Ottanta, hanno visto molti dei loro film in televisione. Hanno riso tantissimo, hanno tifato per loro, e li conoscono un po’ a memoria.
Oggi alcune scene e alcune battute di quei film sono oggetti di culto per appassionati. Lo sanno tutti, certo, che il loro cinema non era particolarmente raffinato. Ma il valore sentimentale di quei film è altissimo.
E una scazzottata di Bud Spencer e Terence Hill farà sempre ridere.
Clicca qui per scaricare il pdf